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Immagine del redattoreDavide Stievano

Fluoro si o Fluoro no?


Sempre più spesso negli ultimi anni, al termine di una visita pedodontica, alla domanda posta ai genitori del piccolo paziente “Giacomo sta assumendo regolarmente il Fluoro?” questi rimangono sbigottiti e a bocca aperta… Le risposte più comuni sono “Il pediatra non mi ha detto niente”, “mi dicono che macchia i denti”, “ma il Fluoro non fa male alle ossa?”, oppure “Ho visto la pubblicità di un dentifricio per bambini senza Fluoro, pensavo fosse meglio!”

Quel che invece ci chiediamo noi addetti al settore, che quotidianamente vediamo i danni di una mancata Fluoroprofilassi sui dentini dei nostri pazienti, è come un protocollo consolidato negli anni di prevenzione cariogena in età di crescita si sia inceppato, tanto da venirne demonizzato e da divenire un valore aggiunto il reclamizzarne l’assenza in un dentifricio per bambini.


Per cercare di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, andiamo a prendere in mano l’ultima revisione delle “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva”, redatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Di seguito: “la Fluoroprofilassi, intesa come prevenzione della carie, attraverso l’utilizzo del Fluoro, rappresenta la pietra miliare della prevenzione della carie ed è necessaria per tutti gli individui.” (Forza della raccomandazione A Grado dell’evidenza I).

Molti studi evidenziano come i composti fluorati remineralizzano efficacemente le superfici dentarie, e ne inibiscono il processo di demineralizzazione. L’assenza o la carenza di Fluoro è dunque un importante fattore di rischio per la comparsa della carie.

Quindi secondo l’OMS, Fluoro SI!

Dandone per assodata la sua efficacia, confusione e problemi in realtà, nascono con la sua modalità di somministrazione e dosaggio; dato che un eccessiva dose di Fluoro può comportare il rischio di Fluorosi dentale o scheletrica.


Sempre secondo l’OMS, il Fluoro può essere somministrato per:

-Via Topica: esponendo le superfici dentali a sostanze che ne contengono elevate concentrazioni (gel, dentifrici, vernici). Queste sostanze non sono destinate ad essere ingerite.

-Via Sistemica: cioè mediante l’assunzione costante e regolare per bocca (gocce, acque fluorate, latte, sale, compresse). Ad oggi l’effetto preventivo sembra essere più efficace con la somministrazione topica post-eruttiva piuttosto che con la somministrazione sistemica.

Le linee guida dell’OMS prevedono quindi un programma di Fluoroprofilassi di questo tipo:

-Dai 6 mesi ai 6 anni: uso di dentifricio contenente almeno 1000ppm di Fluoro 2 volte al giorno, con un attento controllo da parte degli adulti della dose utilizzata sullo spazzolino in quanto, essendo i bambini ancora piccoli, potrebbero ingerirne una certa quantità.

Laddove l’uso del dentifricio risulti essere oggettivamente difficile o in individui ad alto rischio di carie si può integrare con l’assunzione di gocce (6mesi/3anni 0,25mg/die – 3/6anni 0,5mg/die in gocce o pastiglie*). La considerevole prevalenza della patologia cariosa nella popolazione infantile italiana suggerisce di considerarla tutta a rischio carie. (Forza della raccomandazione A Grado dell’evidenza VI).

-Dai 6 anni: uso di dentifricio contenente almeno 1000ppm di Fluoro 2 volte al giorno. Il dentifricio dovrebbe essere risciacquato il meno possibile.

A ciò si dovrebbe aggiungere che qualsiasi ulteriore applicazione professionale topica di Fluoro (gel, vernici) è consigliata ed in particolar modo necessaria per individui ad alto rischio di carie.


Sulla base di diversi studi l’OMS sottolinea che è quasi impossibile ottenere benefici in termini di prevenzione senza dar luogo a forme, seppur lievi di, fluorosi, che si può manifestare anche con la comparsa di macchie bianche sullo smalto. Tuttavia se si seguono le indicazioni, l’eccessiva assunzione di Fluoro nel corso della terapia topica risulta essere estremamente limitata.

*Dosi valide dove la percentuale di fluoruri delle sorgenti è ≤0,2ppm.

Di seguito il link alle linee guida ministeriali:

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?menu=notizie&id=1357

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